Non so se conoscete questa piccola casa editrice.
Si chiama LO STAMPATELLO e produce libri dedicati alla famiglia e ai bambini.
Una casa editrice come mille altre, direte voi, ed io risponderei sì. Una casa editrice come mille altre, ma che a differenza di mille altre è entrata nel mirino di alcune persone che vogliono attribuirle connotazioni particolari.
Si da il caso, infatti, che Lo Stampatello pubblichi libri incentrati anche sulle diversità.
Parli di famiglie e di bambini, ma andando oltre allo stereotipo tanto caro al Mulino Bianco (un papà, una mamma, due figli di cui il maggiore maschio, un cane e un gatto).
Nei loro libri troviamo modo di affrontare tematiche come le madri single, i divorzi, le adozioni e anche le famiglie arcobaleno o – per dirla in modo semplice – le famiglie formate da genitori dello stesso sesso.
E’ proprio per questi titoli e per alcune ‘particolari e pericolose teorie’, quali l’idea che ogni bambino possa capire da solo cosa sia più adatto a sé e quali emozioni può essere libero di manifestare, che la casa editrice è finita additata come portavoce della Teoria del Gender.
Un’etichetta pesantissima che però non significa nulla. Nessuno sa cosa sia questa teoria, né cosa dovrebbe teorizzare. Eppure, in base a questa accusa, solo alcune settimane fa alcune persone si sono sentite in dovere di manifestare bruciando i libri che osano parlare della realtà senza filtro rosa.
E molti genitori, che non hanno mai preso in mano uno di questi libri, si sono sentiti mettere in guardia sulla possibilità che i loro figli ne sfogliassero uno.
Casomai la tolleranza fosse contagiosa.
Vi scriviamo perché – viste queste situazioni – Lo Stampatello ha visto scendere le proprie vendite e con esse la possibilità di produrre nuovi libri. Ad oggi la c.e. ha acquisito i diritti di due fantastici libri francesi: LA DICHIARAZIONE DEI DIRITTI DELLE FEMMINE e LA DICHIARAZIONE DEI DIRITTI DEI MASCHI, ma non ha la possibilità di mandarli in pubblicazione.
Per questo ha aperto una campagna di raccolta fondi per raggiungere la quota necessaria e noi chiediamo il vostro aiuto per fargli arrivare forte e chiaro il nostro contributo. Per dimostrare che, oltre agli atti di violenza, c’è un mondo fatto di persone che si aprono alle altre e non le categorizzano per sesso, razza o provenienza.
Se vuoi partecipare anche tu a questa battaglia puoi lasciare il tuo contributo seguendo le istruzioni di questa pagina.
Perché se ci crediamo tutte assieme, possiamo farlo!