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degusta

Degustabox

degusta

Eccoci qui, oggi – invece di parlare di ricette o di menù settimanali – parleremo di come variare l’alimentazione, e non solo…
Io personalmente non credo di mangiare così tanto diverso tutti i giorni, ci sono ricette che propongo anche 2/3 volte al mese se non di più; chiaramente sono i miei piatti (o quelli dei miei familiari) preferiti e quindi è normale che vengano proposti più spesso ma, come fare a cercare nuove ricette con nuovi ingredienti che non abbiamo mai mangiato? insomma a parte assaggiare al ristorante o da amici/parenti non possiamo… chi ci spinge al supermercato a provare un nuovo prodotto; O meglio quante volte siamo stati tentati ma poi non sapevamo che farci o come cucinarlo o abbiamo tentennato e magari lasciato scadere / andare a male? Quindi il dilemma è… comprare cose nuove oppure no?

Io ho deciso di sì, ho deciso che avrei espanso i miei orizzonti ed avrei provato una cosa nuova al mese; d’altra parte sono una persona che negli ultimi 10 anni ha imparato che oltre alla cotoletta panata, l’hamburger e l’insalata con i pomodori c’è di più (Sì davvero mangiamo 5 cose a rotazione e nient’altro) quindi come soluzione mi è piaciuta, ma cosa scegliere? Come attuare questa decisione a lungo termine?
All’inizio ho deciso che qualcun altro doveva suggerirmi cosa prendere quindi mi sono messa a chiedere ad alcune persone cosa mangiassero di particolare ma anche questa metodologia dopo poco si è andata ad esaurire;
Qualche volta mi sono anche messa a frugare (solo con gli occhi) nei carrelli delle altre persone per vedere se c’era qualcosa che mi ispirasse però anche lì se mi affido al mio “istinto” che mi dice, cotoletta panata e pomodori, non vado da nessuna parte no? Quindi urgeva subito un’altra soluzione e lì ho scoperto una cosa carina: La degustabox.

Cos’è? E’ un pacco preconfezionato che ti viene inviato a casa e contiene dai 9 ai 14 prodotti a sorpresa che sono per lo più nuovi (o usciti da poco) che ti permettono di scoprire nuovi gusti, nuove ricette e di rispolverare magari sapori che ti piacciono ma che non ricompravi da tempo.
Generalmente costa 17€ (16.99€) la prima volta -se inserisci il codice di un amico- puoi prenderla a 7€ (6.99€), sì il tuo amico “guadagnerà” dei punti che a lungo andare gli permettono di prendersene una gratis (cosa che potrai fare anche tu dopo il primo pagamento).

Facciamo due conti. La box arriva con corriere ed in tutto la paghiamo 17€, anche pensando che siano solo 9 gli articoli paghiamo 1.90 al pezzo quando “ci va male” e 1,20 quando ce ne sono 14. Spesso non sono nemmeno articoli di uso così di nicchia… per esempio per il mese di Agosto 2016 mi è arrivata questa Degustabox:
1 Coca-Cola Life (1.50) da 25cl
1 Pacco di Galatine (2.00)14064029_1118603994885439_3659913863748415941_n
1 Pacco di snack al cioccolato (tipo barrette al pan di stelle) senza glutine (4.70)
1 confezione da due pezzi di mousse alla mela (1.30)
1 lt di latte di Soya Alpro (3.19)
1 confezione di frollini al burro (1.80)
1 confezione di funghi in scatola (1.30)
1 confezione di grissini integrali (2.90)
1 confezione di succo di limone limmi (2.00)
1 confezione di farro soffiato al naturale bio (1.70)
1 confezione da mezzo kilo di pasta Barilla (0.90)
1 confezione di sugo Barilla -sugo al pomodoro- (1.60)
e 2 bustine di polase (1 al limone ed uno di polase plus)

In totale secondo quanto c’è scritto sopra sono all’incirca 25€, noi ne abbiamo spesi al massimo 17 quindi a conti fatti, abbiamo un risparmio di 8€ che non sono molti, ma sono comunque circa 10 euro in meno, che possiamo utilizzare per altro.

Questo risparmio potrebbe essere annullato dal fatto che alcune cose non vengono mangiate? E’ vero, alcune cose “non valgono la pena”, però fino ad ora non ho trovato nulla di immangiabile, nulla di improvabile (forse ora con quel farro soffiato? che cosa ci farò? bhò!! se avete ricette segnalatemele!) nulla di non cucinabile e quindi alla fine ho sempre finito le mie box… Ho sempre apprezzato questa sorpresa da aggiungere al mio menù settimanale, questo input a cercare ricette nuove, provare cose nuove e di migliorare anche la mia capacità di adattarmi a qualcosa che va al di fuori degli schemi che io stessa ho imposto nella mia vita.

Sì per molte persone non è la cosa giusta, però per me sì e forse per alcuni di voi anche. Se volete parlarne insieme potete farlo su alcuni dei nostri gruppi di gestione della spesa, di gestione della casa (a modo nostro), di cucina e perché no sul nostro gruppo principale.

Buona DegustaBox a Sorpresa
Dada

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Gita alla Fattoria Silverado

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Oggi voglio raccontarvi una storia.

La storia di due persone, Enzo e Ilaria, che con la loro famiglia hanno creato un luogo magico, un posto dove ci si sente circondati da amore, dove gli sconosciuti si sorridono e mangiano condividendo lo stesso tavolo, dove anche gli adulti giocano insieme ridendo forte, tornando bambini.

Questo posto si chiama FATTORIA SILVERADO e si trova a Maissana, in provincia della Spezia, 18 ettari di natura, dove gli animali vivono liberi e i bambini – e gli adulti! –  possono scoprire la natura e imparare a rispettarla.

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Silverado è fattoria didattica accreditata, con corsi per grandi e piccini, tra orto, governo degli animali, percorso con insegnante qualificata di madrelingua inglese, corsi di equitazione.

E’ divertimento, con la caccia al tesoro, la piscina e le battaglie d’acqua, il karaoke.

Gli animali hanno a disposizione grandi spazi e molti di loro girano liberamente all’interno della fattoria, così durante il pranzo sono presenze fisse le caprette, dopo una discesa sullo scivolo la maialina Peppa reclama una carezza e durante una passeggiata in attesa della cena è d’obbligo una grattatina ai cavalli.

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Accompagnati da una persona dello staff si effettua un giro della fattoria e si scopre qualcosa della vita di pecore, capre, galline, papere, conigli, i bambini possono dare loro da mangiare e raccogliere le uova deposte.

 

La fattoria è sempre aperta e la visita è gratuita, ovviamente i corsi, i laboratori e il ristorante sono a pagamento, con prezzi onesti e i vari servizi offerti sono davvero meritevoli.

 

Si può visitare virtualmente la fattoria sul loro sito http://www.fattoriasilverado.it/
Potete trovare altre gite interessanti sul nostro gruppo Facebook Le Econome in Vacanza: hotel, case, con bambini all’avventura!

 

 

Articolo di: Marta B.
Foto di: Noemi Del Medico

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Tortilla di patata (la fritatta spagnola)

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Cominciamo Questa settimana di rientro dalle ferie con una gustosissima ricetta, che ci ha gentilmente scritto Ana G. –
INGREDIENTI:14040005_10153633655561431_4682728140174711011_n
– patate (da friggere ma anche quelle per gnocchi se vi piace una frittata più morbida)
– cipolla (se aggiungi la cipolla la frittata viene più gustosa ma si può eliminare… non a tutti piace!)
– uova
– olio extra vergine di oliva
1.- Scegliere una pentola di dimensioni medie e non pesante, bisogna girarla con tutta la frittata dentro e se pesa troppo può essere difficile. Deve essere alta. Si può usare una pentola doppia che oggi si vendono proprio per fare le frittate.
2.- Pelare e tagliare le patate (devono riempire insieme al uovo la pentola scelta) Io le taglio grossine e irregolari perché mi piace trovarle e dentro rimangono morbide, ma dipende, ce chi le preferisce a rondelle o a quadretti….
3.- friggere le patate (insieme alla cipolla tagliata piccolissima se si decide di usarla) in abbondate OLIO EXTRA VERGINE. Non usate l’olio da friggere. So che è più economico ma + buono è l’olio + buona la frittata!!!
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4.- Battere le uova con la forchetta. Per farla più spumosa battere prima il bianco e poi aggiungere il giallo (se sono bravi fatevi aiutare dai bambini. La frittata è il primo piatto cucinato dai miei tati e mi chiedono sempre di farla LORO!!!!)
5.- Quando le patate sono dorate tirarle fuori dall’olio e lasciarle nell’uovo per 30 minuti. Così le patate assorbono un po’ e viene tutto più buono. Prima di versare il tutto in padella se necessario si può aggiungere un altro uovo, nel caso le patate abbiano “bevuto” tutto.
6.- Riscaldare l’olio di oliva e, quando è molto caldo, versare le uova e le patate. Lasciare fare un po’ (a seconda di quanto “dorato” vi piace l’uovo) movendo la pentola in continuazione perché non si attacchi.
7.- Con un piatto girare la frittata. Mettere più olio nella pentola e, quando è caldo, rimettere la frittata dalla parte ancora non cotta.
8.- Lasciare sul fuoco un po’. A me piace poco fatta ma se l’uovo “crudo” non vi va a genio basta lasciarla nella pentola con il fuoco spento. Se, come a me, vi piace morbida morbida, toglierla dalla pentola quando sarà un po’ dorata fuori.
Servire calda – tiepida – fredda… come volete!!!! Dura 2 giorni in frigo!
Una volta che avete capito come farla, potete aggiungere quello che volete. Mia mamma faceva la “tortilla paisana” aggiungendo funghi, piselli e tonno (tutto in scatola) all’uovo, una volta fritte le patate ed era buonissima. L’altro giorno l’ho fatta aggiungendo zucchine e piselli avanzati e anche così è una delizia!!!! Il trucco sta’ nelle patate fritte. Nei bar di solito sono bollite, non fritte!!!!
BUON APPETITO
e… se volete altre ricette di questo tipo perchè non ci raggiungi sul nostro gruppo fb Cuoche X Caso ?
Ana

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Come Organizzare… le serie Tv.

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Immaginate la mia giornata tipo: Sveglia, caffè, lavoro e le immancabili chiacchere in spogliatoio. Arriva l’amica di turno che ci parla della nuovissima serie TV che sta seguendo e che devo assolutamente vedere. In pausa pranzo sono al telefono con l’amore della mia vita e anche lui mi parla dell’ultima puntata del telefilm imperdibile che devo assolutamente seguire. Mi svago un po’ su Facebook e trovo in un gruppo, noto come il Tel(eco)mando, tantissime ragazze come me che mi raccomandano la tal serie o il tal programma.

Ecco, il problema è che non mi ricordo mai nulla se non lo segno da qualche parte e volendo evitare almeno stavolta di riempire pure il mio cane di post-it per ricordarmi che serie TV mi hanno suggerito ho deciso di cercare un sito, un barbatrucco, qualcosa che mi aiuti a segnarmi le mie amate serie TV e ho trovato questo: TVSHOWMANAGER.
Sito veloce e gestibile anche da chi non ha praticità con internet, TVSHOWMANAGER è un motore di ricerca per i telefilm, dal più noto Gray’s Anatomy alla più oscura soap opera Coreana. Basta inserire nella riga di ricerca il nome della serie e subito posso leggere la trama generale, quante stagioni hanno fatto, i titoli delle puntate e gli attori principali. Altre funzioni utilissime sono il calendario che mi aggiorna sull’ultimo episodio trasmesso, la possibilità di spuntare gli episodi visti e ultimo ma non ultimo, la possibilità di conoscere e seguire nuove serie TV usando la meccanica dei Social Network. Essendo anche disponibile per Android so che non potrò perdermela nemmeno se sono fuori casa.
Quindi, salviamo le foreste risparmiando qualche post-it e magari potrò essere io quella che un domani suggerirà la nuovissima serie TV, quella che tutti dovranno vedere.
Paola B.

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Il Trono di Spade – Tel-eco-mando Awards!

Ambientata in un mondo di fantasia, dove le estati durano decenni e gli inverni possono estendersi per l’arco di una vita, la serie è la trasposizione televisiva dei romanzi Cronache del ghiaccio e del fuoco, nati dalla penna di George R. R. Martin, e racconta le vicende dei sette regni di Westeros.
I personaggi principali sono per la maggior parte membri di alcune casate nobiliari dei Sette Regni :
La nobile Casa Stark comprende gli uomini del Nord, che proteggono i Sette Regni dalle minacce celate oltre la Barriera, ovvero i Bruti , un pericoloso popolo nordico senza legge e gli Estranei , leggendari guerrieri non umani.
Della nobile Casa Baratheon fa parte il re sul Trono di Spade, ovvero il sovrano di tutti i Sette Regni.
La nobile Casa Lannister è formata da uomini ricchissimi e influenti, imparentati con i Baratheon tramite un matrimonio dinastico.
La nobile Casa Targaryen, un tempo regnante, è caduta in rovina dopo che il suo ultimo re sul Trono di Spade è stato spodestato dai Baratheon.
Queste e molte altre casate prestano alternativamente giuramento di fedeltà fra loro tramite matrimoni e compromessi, spesso ricorrendo a tradimenti e omicidi, in una continua lotta per il potere detta “gioco del trono” (Game of Thrones, appunto).
La serie ha ottenuto vasti consensi da parte della critica, in particolare per la recitazione, i personaggi complessi, la trama, la portata e la qualità della produzione, sebbene l’uso frequente di nudo e di violenza fisica e sessuale abbiano attirato anche alcune critiche negative. La serie ha vinto 26 Primetime Emmy Awards, diventando la serie televisiva drammatica più riconosciuta dall’Academy of Television Arts & Sciences.
Inoltre ha vinto il premio più importante di tutti: Gli Econome Awards per il miglior finale di stagione. E qui sorge la domanda. Cosa siano questi Econome Awards?
Sono una votazione fatta dalle utenti del nostro gruppo Il Telecomando, dove a cadenza mensile, eleggono il migliore tra una serie di scelte, con categorie diverse ogni volta. Sono la vostra scelta, la vostra votazione e il vostro modo per far sapere cosa vi piace e cosa no.
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E tu che serie TV preferisci?
Vieni a raccontarcelo nel nostro gruppo Il Telecomando
Paola B.

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Friselle con Pasta Madre

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Friselle

La prima curiuosità cosa da sapere è che la frisella è un Bis-Cotto e non un pane, infatti parte come pane ma poi viene tostat/cotto per due volte da qui la denominazione bis-cotto; La seconda è che le prime prove risalenti a questa ricetta arrivano direttamente dalle crociate dove venivano portate nei lunghi viaggi, dove questi pani duri da ammorbidire con l’acqua duravano più di quello fresco e quindi aiutavano ma senza appesantire il carico, nonna mi diceva che spesso si facevano con pochissimo sale o addirittura senza poiché venivano bagnate nell’acqua di mare. La terza ed ultima curiosità è che la forma così a cerchio o chiocciola non è stata scelta a caso, bensì è stata una scelta ponderata in quanto durante i viaggi lunghi o semplicemente per la conservazione più pratica in casa veniva fatta passare una corda al centro in modo da poterle trasportare/stivare appese;  Nonna non mi ha mai preparato le Friselle, il suo pane era ben altro quindi no, questa non è una ricetta di famiglia ma è comunque ottima.  Vi và di provarla ?
Ingredienti:
150g di PM solida,
100 g di semola rimacinata,
500 g di farina,
320 g d’acqua,
15 g d’olio evo,
15 g di sale
.
(Si può anche utilizzare la farina d’orzo, 100 g che toglierete dalla farina normale)
Preparazione:
In una ciotola spezzettate la PM, quindi unite l’acqua e le farine setacciate. Mescolate con un cucchiaio di legno e incorporate il sale, continuando a girare. Trasferite l’impasto su una spianatoia infarinata e lavoratelo fino a quando non diventa liscio, ci vorranno circa 15 minuti. Arrotolate l’impasto, pirlatelo e riponete a lievitare in una ciotola coperta con la pellicola per alimenti per circa 2 ore. Passato questo tempo trasferite l’impasto sulla spianatoia, sgonfiatelo e suddividetelo in pezzi da 90 g. Allungate le pezzature fino a formare dei filoncini lunghi circa 30 cm e larghi 2 cm. Unite le estremità. Per evitare che lievitando il cerchio si stringa su se stesso potete inserire dei bicchierini di plastica da caffè nel mezzo del cerchio, spennellando il fondo d’olio. (Questo passaggio non è fondamentale, esistono sia friselle col buco che senza). Trasferite in una teglia le friselle così preparate, copritele con la pellicola e lasciatele lievitare per altre 2 ore.
Infornate a 220 °C per circa 15 minuti. Estraetele, tagliatele a metà con attenzione e infornatele nuovamente a faccia in su per far biscottare l’interno (ci vorranno circa 10-15 minuti). Conservatele in barattoli di vetro o alluminio per mantenerne la fragranza. Quando vorrete mangiarle vi basterà ammorbidirle con acqua tiepida e condirle con quello che più vi piace.
ed ecco qui le nostre friselle pronte per essere mangiate.
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Se volete altre ricette potete guardare qui sul sito oppure andare sul nostro gruppo di Facebook Cuoche x Caso
Dada
Ricetta di Ivana B.

azuki

Fagioli Azuki in Insalata con Pomodorini e Cipollotti

Estate, caldo, voglia di mangiare qualcosa di fresco…. ed ecco allora un piatto semplice ma ricco di gusto e salute, perfetto per questa stagione:

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Ingredienti per 4 persone:
250 gr di azuki rossi
1 pezzetto di alga kombu*
1 o 2 cipollotti di Tropea
pomodorini a volontà

olio extravergine di oliva
sale
limone
erbe aromatiche a piacere

 

* Importante! L’alga Kombu, reperibile nei negozi di alimentazione naturali ed in alcuni supermercati, usata nell’ammollo ed nella cottura dei legumi, aiuta a renderli più leggeri e digeribili e contribuisce a diminuire il problema del gonfiore.

Lasciare in ammollo per 12 ore gli azuki con il pezzetto di alga kombu. Lessarli con l’alga per circa 45 minuti, fino a quando saranno teneri.
Affettare sottilmente la cipolla e tagliate a spicchi i pomodorini

Scolare gli azuki, unirli alle verdure e condire con il succo del limone, olio e sale o meglio ancora due cucchiai di gomasio, aggiungendo le erbe aromatiche che preferite.

 

Piatto quasi banale nella sua semplicità, ma ricchissimo di sostanze che ci aiutano a migliorare il nostro benessere: ecco qualche notizia sugli azuki e sulle loro proprietà;

fagioli Azuki sono piccoli, di color rosso scuro e c’è chi per questo, impropriamente, li chiama la soia rossa anche se con il più noto legume non hanno nulla a che vedere. I piccoli fagioli rossi sono preziosi alleati della nostra salute: contengono minerali ed oligoelementi come potassio, zinco, molibdeno e ferro. Quest’ultimo è particolarmente prezioso per chi soffre di anemia e per tutte le persone che, per qualche motivo, ne sono potenzialmente in carenza, come ad esempio vegetariani e vegani.

I fagioli Azuki sono poi naturalmente ricchi di vitamine del gruppo B (tra cui acido folico), fibre e proteine. Aiutano la formazione di enzimi utili al fegato e hanno proprietà depurative e diuretiche, dunque sono anche alleati dei nostri reni.

Questi piccoli fagioli sono buoni, facilmente digeribili, poveri di grassi e inoltre contengono isoflavoni, sostanze in grado di mantenere in buona salute il nostro sistema immmunitario, il cervello e le ossa.

Non dimentichiamoci poi della cipolla, uno fra gli ingredienti più comuni ed onnipresenti della nostra cucina, e che contiene diverse sostanze molto note e utilizzate in fitoterapia.

Ha proprietà  antipertensive , vermifughe, espettoranti, antibiotiche (specie a livello intestinale), normolipidemizzanti (previene l’aterosclerosi e i danni dell’ipercolesterolemia), antitrombotiche (riduce l’aggregazione piastrinica e previene la formazione di trombi), blandamente lassative , depurative (la cipolla favorisce la diuresi) ed antigottose (favorisce l’eliminazione delle scorie azotate e dell’acido urico).

E che dire del pomodoro, ricchisimmo di vitamina C e di licopene, utile nella prevenzione delle malattie cardiache e degenerative?

 

Pochi ingredienti, tanto gusto e freschezza ed anche un valido aiuto per stare bene…. cosa vogliamo di più? Li volete rifare? Volete dircelo? Fatelo! ci trovate ovunque ecco qualche indirizzo: Facebook alla pagina Le Econome, Su Instragram ed anche su Twitter! Non devi fare altro che postare la tua foto e taggarci!

Ma se ancora non ti basta e vuoi avere altre ricette del genere o chiedere altri consigli puoi iscriverti al Nostro gruppo fb Cuoche per caso!

 

 

Stefania M.

 

Alkemillamamma

Le Recensioni – Alkemilla Coccole di Mamma

Ecco qui un altro prodotto Alkemilla scoperto grazie ai gruppi d’acquisto de Le Econome e che mi ha lasciata pienamente soddisfatta.

 COCCOLE DI MAMMA

Alkemillamamma

Coccole di Mamma è una  crema protettiva e lenitiva per viso e corpo, una formula ricca di emollienti ed estratti vegetali che le conferiscono un forte potere idratante e calmante.

L’inci (l’elenco degli ingredienti) è ben formulato e i pochi elementi indicati come gialli dal biodizionario sono potenzialmente allergizzanti in soggetti predisposti, quindi se non si è allergici nessun problema.

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E’ una crema bianca e corposa, ma stendendola rivela la sua leggerezza, si assorbe velocemente e lascia la pelle morbida, setosa, per nulla unta e con un piacevole profumo dolce e fruttato.

Studiata per la pelle dei più piccoli, ottima anche per gli adulti, utilizzata per lenire irritazioni post depilazione.

Alkemilla è uno dei marchi che Le Econome presentano nella gamma di prodotti disponibili nei Ga, per non perderli resta sintonizzato -assieme a noi- sul nostro gruppo Fb che trovi qui

In alternativa per altri consigli in ambito Make-up e Moda potete unirvi a noi al gruppo omonimo QUI

 

Marta B.

 

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Marta Geleeè

Gelatine alla Frutta

Grandi e piccini, capita a tutti di avere voglia di qualcosa per coccolare il palato.
Ecco una ricetta per evitare qualche colorante e qualche conservante.
Si può realizzare anche coinvolgendo i bambini, per un’attività insieme.

GELATINE ALLA FRUTTA

 Marta Geleeè

Ingredienti:

200 ml di succo di arancia
1 limone spremuto
180 gr zucchero
24 gr di colla di pesce

Mettere in un pentolino lo zucchero, il succo di arancia e quello di limone.
Da quando inizia a bollire cuocere per 2 minuti mescolando.
Spegnere e aggiungere 24 gr di colla di pesce ammorbidita in acqua fredda.

 Versare in uno stampo foderato di carta forno o negli stampi in silicone per cioccolatini e mettere in frigo per 5/6 ore.

 Sconsiglio caldamente di NON mettere le gelatine in congelatore per accelerare i tempi, si crea troppa umidità e sono da buttare!

Sformare, tagliare a pezzetti e conservare in frigo.

 Per servirle ricoperte di zucchero è necessario cospargerle subito prima altrimenti l’umidità delle caramelle lo farà sciogliere, oppure si può utilizzare lo zucchero Bucaneve, uno zucchero a velo di pasticceria, non puro, che si mantiene visibile.

Cercate altre ricette come questa? Perchè non ci venite a trovare sul nostro gruppo fb Cuoche per Caso ;
Se poi vi fà piacere farle assieme a noi perchè non postare la foto e taggarci: ci trovi su fb alla pagina Le Econome, Su Instragram ed anche su Twitter! Non puoi dire che non ci hai trovato!

Marta B.

 

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Come farsi da soli… un Deo-cremino

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Arrivano il caldo, il sole, le giornate fuori casa, si suda e, giustamente, si vuole essere sempre in ordine.
Cosa c’è di meglio di un deodorante economico, semplice da preparare, senza profumi che reagendo con il sole possono macchiare la pelle?

Vediamo insieme come farlo!

 

DEODORANTE CREMINO

1 cucchiaio di bicarbonato
¾ cucchiaio di amido
30 g burro di karité
20 ml olio
4 gocce olio essenziale

Unire bicarbonato e amido. Sciogliere il burro nel microonde o a bagnomaria e aggiungerlo alla polvere.
Unire l’olio e infine l’olio essenziale.

E’ molto semplice no?

Ora però vorrei consigliarvi Quali olii potete utilizzare:

olio di mandorle
olio vegetale di vaniglia
olio di Monoi
olio di cocco
olio di germe di grano
olio di mais
olio di riso

e Quali olii ESSENZIALI posso consigliarvi:

In estate sono sconsigliati gli oe di agrumi, incluso l’oe di bergamotto, sono fotosensibilizzanti.
Salvia officinale: sconsigliata sia per la forte profumazione sia perchè in grosse quantità la salvia officinale risulta neurotossica. Infine l’olio essenziale di menta può essere irritante.

Ottimi: rosmarino, mirto australiano (antibatterico), wintergreen, citronella
Olii adatti per una versione più mascolina: limone, rosmarino, lavanda, timo, eucalipto, sandalo.

Si possono sostituire gli olii essenziali, che possono irritare, con un bicarbonato profumato ottenuto mettendo in un vasetto di vetro per 1 mese circa, strati alternati di salvia/lavanda/rosmarino (a scelta) e bicarbonato e utilizzandolo poi per preparare il deo cremino; Se, a questo punto, vi risulta troppo farinoso bisogna aumentare appena l’olio.

Passando il bicarbonato nel macinacaffè o nel mortaio si ottiene un prodotto più setoso.

 

QUANTO PUO’ DURARE sul nostro scaffale del bagno:
Va a male solo quando irrancidiscono gli olii utilizzati, e si capisce dall’odore.
In base alla sensibilità individuale, il bicarbonato può creare irritazione, nel caso sopendere l’uso e riprovare dopo qualche tempo.

 

Vi ha appassionato creare il deo cremino? siete amanti dell’autoproduzione? Confrontiamoci QUI
Se invece volete solo dei consigli di make up e moda li potete trovare QUI

Marta B.

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