In questa stagione, specie se si abita vicino al verde, è facile imbattersi in piccoli volatili caduti dal nido.
In questi casi il nostro istinto ci porta a volerli soccorrere, ma non sempre ciò si rivela il meglio per loro.
Se l’animale sta bene e non ci sono pericoli imminenti è più saggio attendere per verificare che i genitori stessi non stiano cercandolo per soccorrerlo.
Se invece questo non succede, o il piccolo è implume o ferito, la prima cosa da fare è raccoglierlo delicatamente ed adagiarlo in una scatola di cartone imbottita da lana o pile, trasferendolo in un luogo tranquillo, ombroso e di poco passaggio onde evitare che l’esperienza possa spaventarlo al punto tale da indurgli un infarto.
Sarà necessario dargli da bere onde evitare la disidratazione e dargli da mangiare a intervalli regolari, durante la prima giornata, in emergenza, potrete sopperire con crocchette per cani/gatti ammollate in acqua o con omogeneizzati di manzo.
Ma se intendete prendervi cura seriamente del piccolo caduto vi consigliamo di seguire le direttive del CRUMA, che spiegano in maniera dettagliata cosa fare e non fare per rendere più sicura la convalescenza del vostro nuovo amico.
Noi, in questi giorni, ci stiamo prendendo cura di Gino 🙂 un piccolo di merlo scampato all’attacco di una cornacchia e alimentato adesso con camole del miele e pastoni per imbecco.
Gino reagisce splendidamente e ci chiama a intervalli regolari per il cibo e l’acqua, ormai salendo spontaneamente sulle nostre mani per essere imboccato.
E voi avete mai curato un piccolo volatile caduto dal nido?