Ciao a tutte ragazze, vi ricordate di me?
Continuiamo con la nostra rubrichetta a tema gender e con le nostre spiegazioni sulla Matrice, scritta dall’OMS che riguarda l’educazione sessuale.
Ho letto che molte di voi sono preoccupate dalla tematica che si affronterà nei vari percorsi scolastici a partire dagli asili fino ad arrivare agli studenti delle superiori e visto che noi le (Eco)nome viviamo per fare promozione sociale eccoci qui con un altro articolo.
IN queste poche righe vorremmo spiegarvi perchè sia necessario iniziare coi bambini così piccoli a porre le basi di una sana salute sessuale . Per evitare di ripetermi nella spiegazione dei termini principali vi rimando alla precedente puntata , quindi non abbiate timore a consultare il nostro piccolo glossario se avete dubbi.
I BAMBINI E LA SESSUALITA’
Prima di addentrarci nella matrice vera e propria cerchiamo di capire come funziona la mente di un bambino e cosa scopre da quando nasce a quando ha circa 3 anni, Questa fase ha un ruolo importante, quella di scoprire il proprio mondo ed esplorare, e soprattutto la capacità più importante ovvero scoprire la differenza tra se stesso e gli altri
Neonati: 0 -1 anno (scoperta)
- – Lo sviluppo sessuale infantile inizia alla nascita.
- – I neonati si focalizzano completamente sui sensi: tatto, udito, vista, gusto e odorato. Attraverso i sensi i neonati possono provare una sensazione di piacevolezza e protezione. Coccolare e accarezzare i neonati è molto importante perché pone le fondamenta per una crescita sociale ed affettiva sana
- – I neonati sono molto occupati a scoprire il mondo che li circonda. Questo è evidente nella tendenza a portare alla bocca e succhiare i giocattoli (tatto), guardare i volti o gli oggetti in movimento (vista) e ad ascoltare la musica (udito). I neonati sono anche alla scoperta del proprio corpo, si toccano spesso e talvolta si toccano anche i genitali, più per caso che intenzionalmente.
Bambini nella prima infanzia: 2 e 3 anni (curiosità/esplorazione del proprio corpo)
- – I bambini stanno acquisendo consapevolezza di sé e del proprio corpo. Imparano anche che hanno sembianze diverse dagli altri bambini e dagli adulti (sviluppano la propria identità).
- – Imparano che sono maschi oppure femmine (sviluppano l’identità di genere).
- – Diventano molto interessati al proprio corpo e a quello delle persone intorno a loro. Spesso esaminano nei particolari il proprio corpo e i genitali e li mostrano agli altri bambini e agli adulti.
- – Iniziano a toccarsi deliberatamente i genitali perché toccarli procura loro una sensazione di piacere.
- – Hanno ancora un forte bisogno di contatto fisico. Amano sedersi sulle ginocchia di un adulto e piace loro essere coccolati e presi in braccio.
- – Iniziano ad imparare “ciò che si fa e ciò che non si fa” (norme sociali).
L’EDUCAZIONE SESSUALE IN QUESTA FASE
L’educazione di un bambino comincia fin dalla nascita, e l’educazione sessuale ne fa parte viene sempre impartita, anche se non in maniera consapevole. Il modo in cui i genitori si relazionano l’un l’altro fornisce al bambino vividi esempi di come funzionano le relazioni.
I genitori fungono anche da modello per i ruoli di genere e per l’espressione di emozioni, sessualità e tenerezza. Evitando di parlare della sessualità (ad esempio non nominando gli organi sessuali) i genitori insegnano qualcosa sulla sessualità intesa come affetto, amicizie e relazioni con l’altro .
Anche l’ambiente generale influenza la socializzazione sessuale di un bambino, ad esempio gli altri bambini della scuola materna o le loro curiosità circa il proprio corpo e quello altrui.
La modalità inconsapevole o naturale di insegnare e imparare sulla sessualità può essere integrata da una modalità attiva di insegnamento e informazione. Il vantaggio che ne deriva è la normalizzazione dell’argomento sessualità.
Le domande del bambino trovano una risposta adeguata alla sua età e gli si dimostra che gli argomenti inerenti la sessualità sono positivi e gradevoli.
Così, il bambino può sviluppare anche un atteggiamento positivo verso il proprio corpo e imparare le competenze comunicative appropriate (ad esempio, può imparare a chiamare con il nome corretto le parti del corpo).
Allo stesso tempo si insegna al bambino che esistono confini personali e norme sociali da rispettare (ad es. non si può toccare chiunque si desideri).
Elemento ancora più importante, il bambino impara a riconoscere ed esprimere i propri confini (es. si può dire no; si può chiedere aiuto). Sotto questo aspetto l’educazione sessuale è anche educazione alla vita sociale e contribuisce a prevenire l’abuso sessuale.
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